NEW ART OF FREEDOM

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New Art of Freedom, prosecuzione del precedente Art of Freedom, è un progetto che utilizza l’arte come strumento di reinserimento sociale di soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, rendendo i percorsi rieducativi più “belli”, innovativi ed efficaci. I partecipanti svilupperanno competenze socio-relazionali grazie a percorsi di empowerment individuali e di gruppo che vedranno arte e cultura come strumenti principali.

Le attività intra ed extra-murarie saranno integrate in un unico percorso, per dare maggiore efficacia e continuità al sistema di recupero sia dentro che fuori dalle mura, rafforzando contestualmente il lavoro di rete tra istituzioni, enti locali e associazioni. Il modello rieducativo proposto, basato sullo sviluppo di espressività e creatività artistica, utilizza nuove metodologie di intervento finalizzate al recupero sociale, alla prevenzione della recidiva e al contrasto all’emarginazione.

Il progetto agisce in contesti di privazione della libertà personale, in particolare si rivolge alle persone recluse nella Casa Circondariale di Bolzano che non hanno contatti con la società esterna e alle persone sottoposte a misure alternative che non hanno ancora finito di scontare la pena e cominciano il reinserimento nella società. New Art of Freedom mira a sostenere e rafforzare persone vulnerabili e a rischio discriminazione, partendo dall’idea che l’accrescimento culturale aumenta la consapevolezza di sé e delle proprie capacità. Si rivolge a chi, per barriere linguistiche, culturali o pregiudizi, partecipa poco alla vita sociale e ha scarsa conoscenza del territorio e dei servizi. L’iniziativa punta a valorizzare le abilità e aspirazioni dei partecipanti, aiutandoli a ritrovare un ruolo attivo nella società e nel lavoro.

Nell’ottica del lavoro di rete, il progetto, proposto da Biblioteca Culture del Mondo, si avvale della collaborazione di molti di partner, quali: Casa Circondariale di Bolzano, Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bolzano (UEPE), Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Bolzano (USSM), Teatro Stabile (TSB), Odos (Caritas Diocesi di Bolzano e Bressanone), Comune di Bolzano (Assessorato alle Politiche sociali e Assessorato alla Cultura),  Alpha Beta Genossenschaft, La Strada–Der Weg ONLUS, Fondazione Haydn, Teatro Cristallo, Centro di Tutela contro le Discriminazioni.

 

Progetto cofinanziato dal Programma FSE+ 2021-2027, dalla Repubblica Italiana e della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige nell’ambito dell’Avviso pubblico “Interventi di sostegno allo sviluppo e all’accesso ai servizi abitativi e all’innovazione sociale – Annualità 2023/2025”, Priorità 3 Inclusione sociale – Obiettivo specifico k PR FSE+ 2021-2027 del 18/09/2023 – n. 16078.

 

Leggi l’informativa del progetto.

 

Per maggiori informazioni: https://fse-esf.civis.bz.it/preiscrizioni_2127/prj/76/show

Le vie della seta – Immaginari tra Oriente e Occidente

Le vie della Seta – immaginari tra Oriente e Occidente


conversazioni – letture – musica

 

15, 22, 29 ottobre – ore 18.00

Biblioteca Culture del Mondo

 

 

Le vie della Seta sono arterie di connessione ancora oggi tra le più importanti: per secoli mercanti e carovanieri hanno trasportato merci di lusso come spezie, porcellane, pietre pregiate e molto altro. Grazie a queste vie di comunicazione sono nati collegamenti, scambi e rapporti tra diverse popolazioni e tra vari ambienti culturali. Tali scambi hanno influito sulle fioriture culturali e hanno attinto elementi provenienti da diversi contesti. Queste commistioni hanno anche fatto nascere numerosi circoli di incontro oltre a fitte reti di città, mercati e caravanserragli.

 

Un viaggio tra storie, culture e musica sulle antiche Vie della Seta: viene a scoprire un mondo di meraviglie e connessioni senza tempo!

 

martedì 15 ottobre : Orizzonti d’Oriente

martedì 22 ottobre : Alla ricerca del filo d’oro

martedì 29 ottobre : Viaggi, avventure e incontri

 

entrata libera – Biblioteca Culture del Mondo, via Macello, 50, Bolzano

a cura di Adel Jabbar, con Adel Jabbar (narrazione), Maria Pia Zanetti (voce), Rodica Marian (violino)

 

Vedi la bibliografia qui

 
Maria Pia Zanetti : Attrice professionista. Ha lavorato con il Teatro Stabile di
Bolzano, prendendo parte a diverse
tournée nazionali. Collabora da anni per la sede regionale RAI,
interpretando letture, sceneggiati, trasmissioni e documentari. A
ciò affianca l’attività di speaker, occupandosi di voci fuori campo,
spot pubblicitari, doppiaggio, over-sound, etc.
 

Rodica Marian : inizia a studiare il violino all’età di 7 anni, prima presso la scuola di musica statale di Hincesti, poi al Collegio Musicale “Stefano Neaga” in Chisinau, e infine all’Accademia delle Belle Arti. Ha insegnato violino per 14 anni alla scuola di musica statale di Hincesti, si trasferisce nel 1998 in Italia e nel 2007 in Alto Adige, dove suona nella Merano Pop Symphony Orchestra – “MPSO”, nel gruppo di musica popolare la Vecchia Mitraglia, e insieme al chitarrista e cantante Giorgio Cappelletto ha formato il duo “Two’s company”. Si esibisce regolarmente in concerti in Trentino, Alto Adige e Veneto.

 

Adel Jabbar : sociologo. Da appassionato di storia e geografia è approdato alla sociologia per comprendere la dinamica dell’agire umano in rapporto allo spazio e al tempo. Questa passione lo ha condotto a fare ricerca nell’ambito dei processi migratori e della comunicazione interculturale. Libero docente e collaboratore di istituzioni accademiche nell’ambito del pluralismo culturale e religioso. Ha insegnato in diversi atenei e ha partecipato a diverse ricerche e numerose pubblicazioni nell’ambito dell’immigrazione. Redattore della rivista “Il Cristallo” (BZ). Curatore di molteplici eventi cinematografici e artistico-letterari.

 

 

evento realizzato con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano, Rip. 15, Cultura Italiana, Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi

 

 
 
 
 

Confederalismo democratico – Diritti umani e pluralismo in Medio Oriente

Convegno
 
Sabato 5 ottobre e sabato 12 ottobre
 
Ore 9.30
 
Sala di Rappresentanza del Comune, vicolo Gumer 7, Bolzano
 
 
Siria. Tredici anni di guerra hanno devastato l’infrastruttura civile ed i servizi, con gravi conseguenze sull’accesso all’assistenza sanitaria, all’elettricità, all’istruzione, ai trasporti pubblici, all’acqua e all’igiene.
Secondo l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, oltre 300.000 civili sono stati uccisi tra marzo 2011 e marzo 2021 a causa del conflitto. Il Syrian Observatory for Human Rights (SOHR), un gruppo di monitoraggio con una vasta rete di fonti sul campo, ha documentato le morti di mezzo milione di persone entro marzo 2023.
Inoltre, più di 14 milioni di persone sono dovute fuggire dalle proprie case: circa 7,2 milioni sono sfollati interni, altri 6 milioni sono rifugiati o richiedenti asilo all’estero.
 
Sabato 5 ottobre
Intervengono:
Kamal Sido – Associazione Popoli Minacciati/ Gesellschaft für bedrohte Völker, Göttingen
“Curdi in Siria 1918 2024. Quale futuro per una autonomia regionale”
Maria Crippa – Assegnista di ricerca in diritto penale internazionale, Università di Milano
“Diritto Internazionale Penale: il caso Isis/Daesh”
 
Sabato 12 ottobre
Intervengono:
Thomas Schmidinger – Università di Vienna, Università del Kurdistan Hewlêr
“Pluralismo culturale e religioso nella Amministrazione Autonoma Nord est della Siria”
Rua Fittko – rete Women Weaving the Future
Jin, Jiyan, Azadi / Donna, vita, libertà
 
Traduzione simultanea in italiano e in tedesco
 
Link per maggiori informazioni: https://www.popoli-min.it/agenda/confederalismo-democratico-diritti-umani-e-pluralismo-in-medio-oriente/